Via BushWarriors
Presentato inizialmente il 19 Gennaio 2011.
I Grandi Squali Bianchi (Carcharodon Carcharias) sono alcune delle creature più interessanti del nostro pianeta. Sono temuti da molti, ma, perlopiù sono incompresi e sono stati villanizzati dai media e dalle industrie di intrattenimento.
Purtroppo, in questo momento, il nostro pianteta sta affrontando la definitiva perdita di questa magnifica specie. Nonostante le centinaia di milioni di dollari che generano ogni anno in tutto il mondo attraverso l’ecoturismo, il sovrasfruttamento ha scaraventato questi squali verso un futuro molto incerto. L’uomo è la minaccia principale per la loro esistenza. Questi predatori apicali meritano il massimo rispetto, ragion per cui vi forniamo 20 fatti su di loro che potreste non sapere! Potete utilizzare questi dati per aiutare altre persone a vedere questi animali con rispetto invece che con paura.
1) Il Grande Squalo Bianco è il pesce predatore più grande del pianeta ed è tra i predatori più efficienti del mondo. Uno studio effettuato a False Bay, Sud Africa, ha rivelato che i grandi squali bianchi sono i migliori predatori i condizioni di luce scarsa dell’alba, con un tasso di successo pari al 55%. Nel tardo mattino, il tasso cala al 40% e l’attività predatoria cessa fino al tramonto. In media, i ricercatori hanno scoperto che gli squali catturano senza problemi le loro prede nel 47% dei casi e che alcuni squali, che pare abbiano appreso il complesso comportamento predatorio, abbiano un tasso di successo pari all’80%.
2) Questa specie possiede il corpo più caldo di tutti gli squali. Sono animali endotermici, ovvero sono in grado di controllare la temperatura corporea in diverse zone attraverso meccanismi interni. I grandi squali bianchi hanno specializzato il loro adattamento circolatorio, rete mirabile, che permette loro di conservare il loro calore metabolico che la maggior parte degli squali perde a causa della temperatura dell’acqua circostante. Questa caratteristica consente alla specie di mantenere i loro tessuti muscolari ad una temperatura tra i 4 e 5 C° superiori alla temperatura dell’acqua circostante e il loro stomaco dai 7 ai 14 C° superiori a quelli dell’acqua. Ciò accelera il tasso di digestione e l’assorbimento del cibo, permette di aumentare la velocità e la forza di contrazione muscolare e consente loro di estendere la loro portata in acqua molto fredda.
3) I Grandi Squali Bianchi hanno circa 300 denti disposti in 7 file. I loro denti e le loro mascelle, sfortunatamente, sono altamente valutati come souvenirs in diverse parti del mondo. Molti vengono uccisi solamente per queste parti.
4) In media, i grandi squali bianchi hanno una lunghezza che va dai 3.7 ai 4.9 metri per un peso tra i 680 e 1111 kg. Gli esemplari più grandi finora individuati hanno una lunghezza di almeno 6.1 metri e un peso di oltre 1.240 kg. Comunque, gli scienziati ritengono che questi squali possono raggiungere i 7.1 metri per un peso di 2.300 kg. Le femmine sono generalmente più grandi degli esemplari maschi. In termini di lunghezza, sembra che gli esemplari della California siano più grandi rispetto ad altri di altre regioni.
5) L’olfatto è il senso più acuto di questo squalo. Essi hanno il bulbo olfattivo più grande di tutte le altre specie di squalo and sono in grado di inviduare sostanze una parte per un miliardo di parti di acqua! Hanno anche un discreto udito, con orecchi esterni (molto difficili da vedere) che consistono in due piccole aperture dietro e sopra gli occhi. Comunque, il loro udito è differente dal nostro, rispondono alle vibrazioni in contrasto con i suoni, rispetto a come li percepiamo noi. I grandi bianchi hanno una vista eccezionale per essere squali, e i loro occhi sono divisi in due parti, una adattata alla visione diurna ed una per le condizioni di visibilità scarsa e notturna.
6) I Grandi bianchi hanno una pelle relativamente liscia rispetto alle molte altre specie di squali.
7) Questa specie può consevare un sacco di cibo. Una quantità fino al 10% della loro massa corporea può essere conservata in un singolo lobo del suo stomaco! Ciò consente al predatore di rimpinzarsi quando si presenta l’opportunità, considerando che i grandi bianchi siano “mangiatori opportunisti”.
8 ) Secondo gli scienziati, uno squalo bianco di oltre 4.5 metri che consuma 29.5 kg di grasso di balena, può restare un mese e mezzo senza mangiare, perchè il grasso contiene più calorie che proteine. Ad ogni modo, dicono anche che questi squali tendono a nutrirsi in maniera più moderata.
9) Molto poco in realtà si sa riguardo alla riproduzione di questa specie. Comunque, sappiamo che essi sono ovovivipari, cioè le uova schiudono e si sviluppano all’interno dell’utero prima di venire alla vita. Nell’utero, i piccoli si nutrono di embrioni fertilizzati (un fenomeno noto come ovofagia). Possono anche ingoiare i denti quando li perdono, e alcuni credono che ciò possa avvenire per riutilizzare il calcio ed altri minerali. Il periodo di gestazione del grande squalo bianco ancora non è chiaro, ma si crede che sia lungo e che la sopravvivenza dei giovani sia bassa.
10) Gli scienziati credono che ora esistano al mondo soltanto 3.500 esemplari! La IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) li considera vulnerabili nella sua lista, con la grande minaccia della pesca eccessiva e del finning. Questa specie rientra nelle liste di protezione della CITES, ma continua ad essere sovrapescata. Circa 73 milioni di squali vengono sterminati ogni anno solo per le pinne.
11) Gli squali bianchi hanno una “contro-ombreggiatura”. La parte superiore del loro corpo tende ad essere scura, solitamente grigio o anche marroncino, mentre la parte inferiore è bianca. Il beneficio di questa colorazione è che sono meno visibili quando visti sia dall’alto che dal basso.
12) Mentre non è proprio chiaro quanto a lungo viva un grande bianco, sappiamo per certo che vivono almeno 14 anni e probabilmente anche più a lungo. I ricercatori credono che i maschi raggiungano la maturità sessuale intorno agli 8-10 anni o a circa 3.8 metri, mentre le femmine si ritiene che maturino tra i 12 e 16 anni o a circa 4.5-5 metri. A quel punto, si crede che probabilmente si riproducano ogni 2-3 anni. La loro lunga attività riproduttiva li rende particolarmente ed eccezionalmente vulnerabili alla pesca eccessiva che sfida notevolmente l’abilità riproduttiva nel compensare le nuove vite con le significative perdite.
13) Il fossile più antico conosciuto risale a 16 milioni di anni fa.
14) I grandi bianchi, tipicamente, approcciano la loro preda con un attacco a sorpresa dal basso, infliggendo un morso profonda e fatale. Esistono molte ipotesi riguardo alle abitudini alimentari del grande bianco. Una è chiamata teoria “mordi, sputa e aspetta”, un comportamento sviluppato in tre parti che implica:
1. afferrare la preda con un solo morso potente e rilasciarla intatta;
2. attendere fino a che la preda cade immobile in stato di shock or muore dissanguata;
3. tornare a nutrirsi dell’animale morto o morente.
Alcuni ricercatori dicono che gli squali rilasciano la loro preda in risposta al loro comportamento di difesa. Altri credono che gli squali valutino l’appetibilità della preda mentre è nella loro bocca. In più, molti pensano che i grandi bianchi preferiscano prede con grande quantità di grasso, come i mammiferi marini.
15) I giovani bianchi tendono a predare esemplari giovani, come ad esempio pesci che vivono sul fondo, piccoli squali e razze. Man mano che diventano adulti, iniziano a preferire animali più grandi, pesci più grandi, cetacei (balene e delfini), pinnipedi (foche e leoni marini), lontre, tartarughe marine e anche uccelli marini. Frugano anche tra le carcasse delle balene, a volte in maniera frenetica con molti altri squali.
16) Questi grandi predatori possono raggiungere velocità superiori a 24 km orari.
17) I Grandi Squali Bianchi sono presenti in tutto il globo, preferendo la superficie con temperature tra i 15 e 22 C°. Comunque, sono conosciuti per il fatto che si possono trovare in acque con temperature tanto basse quanto 7C° che alte come 27C°, ma probabilmente non riescono a sostenere temperature sotto i 4C°. Si trovano maggiormente in acque costiere e al largo verso piattaforme continentali e insulari, possono essere anche osservati intorno ad isole oceaniche, specialmente dove è forte la presenza di pinnipedi (foche e leoni marini). Questa specie di squalo è stata osservata a profondità di 1.875 metri al di sotto della superficie.
18.) Questi squali non stanno bene in cattività e non sopravvivono a lungo in tali condizioni. Alcuni possono essere portare in cattività se sono malati o feriti, ma generalmente vengono liberati molto velocemente. Far sì che si nutrano è una sfida maggiore e difficilmente si adattano ad un contesto non naturale. Spesso sbattono contro le pareti delle vasche, hanno problemi di orientamento e molti hanno reazioni negative a mimini impulsi elettromagnetici. Prima del 1981, nessun esemplare era riuscito a sopravvivere oltre 11 giorni in cattività. Da allora, un giovane maschio fu tenuto in cattività per 162 giorni all’acquario di Monterey Bay prima di essere definitivamente liberato.
19) I Grandi Squali Bianchi comunicano tra di loro con il linguaggio del corpo, solitamente quando proteggono il loro cibo. Sono stati osservati comportamenti per eludere altri esemplari come il “tail slap”, schiaffo con la coda, (utilizzando la loro pinna caudale per schiaffeggiare la superficie dell’acqua in direzione dello squalo che reca offesa), il “tilting behavior”, comportamento oscillatorio, (rotolando su entrambi i lati con colpi di coda esagerati in un’unica direzione) e il “pattern breaching”, breach schematizzato (spingendosi fuori dall’acqua e cadendo violentemente sul ventre), che funge da violento tail slap.
20) Questi grandi pesci sono migratory e sono conosciuti per percorrere grandi distanze in tutto il globo. Nel 2005, i ricercatori hanno scoperto che uno degli animali taggati, loro oggetto di studio, ha percorso una distanza enorme, oltre 19.300 km, dal Sud Africa all’Australia e viceversa! Il primo ciclo dei suoi 99 giorni fu osservato utilizzando un sistema GPS. Sei mesi più tardi, “Nicole” fu rivista in Sud Africa, identificata per mezzo di foto.
Traduzione di Manuela Gargiulo